Content Marketing

Content Marketing

Francesco Degortes No Comments

“Content is King”

No, non è la risposta  alla domanda di Abatantuono nel film Attila flagello di dio: chi è lo re?

E’ ciò che afferma Bill Gates in un suo articolo pubblicato sul sito di Microsoft il 1/3/1996. Vent’anni dopo possiamo dire con certezza che Bill Gates non si era sbagliato. Il contenuto è “lo re”, che nella “tremenda” sfida alla “zampa di ferro” avrebbe sbaragliato facilmente la concorrenza.

Content 1 – Attila 0.

Il modo migliore per spingere e valorizzare il tuo prodotto sono i contenuti: validi, interessanti, utili,  fruibili e originali.

Nel web ondeggiano un mare di contenuti  che cercano di farsi notare dai navigatori, ma solo quelli che rispondono alle query di ricerca  vengono  realmente fruiti.

Non parliamo di qualità oggettiva, ma di rilevanza per il target a cui miriamo.  Dai all’utente ciò che cerca,rispondi alle sue domande/esigenze, raccontagli una storia, la tua, interagisci con lui, fallo sentire partecipe di un qualcosa, di un modo di essere, mostra l’animo del tuo brand in modo da creare engagement, coinvolgilo facendo leva sulle sue emozioni.

Affinché il contenuto giunga a destinazione ed ottenga il feedback per cui è stato creato deve rispondere a determinate caratteristiche:

  • Deve interessare, distinguersi dagli altri contenuti esistenti e già pubblicati dai competitors sul web.
  • Deve essere ottimizzato SEO, cioè ben indicizzato per i motori di ricerca.
  • Soprattutto deve arrivare con tempismo: deve soddisfare il bisogno di informazione nel momento in cui esso si manifesta .
  • Deve essere semplice e utile, dare una risposta chiara e funzionale alle esigenze dell’utente.
  • Deve essere versatile per essere fruibile su formati destinati a canali  e device differenti.
  • Deve essere profilato sulle caratteristiche dei destinatari del contenuto.
  • Deve essere riutilizzabile dagli utenti, più precisamente deve poter generare condivisioni e conversazioni
  • e non ultimo deve richiamare l’attenzione di influencer della rete.

Un contenuto di qualità equivale ad un contenuto capace di attrarre, interessare e fidelizzare gli utenti.

“Il Content Marketing è l’unica cosa che è rimasta del Marketing.” Seth Godin.

Quindi crea una tua storia, attira l’attenzione utilizzando immagini, video, attrai i naviganti nel tuo porto e fai in modo che ci rimangano il più possibile e il successo sarà assicurato.

Se “Lo Re” è un buon re, il popolo saprà apprezzarlo.

Content marketing

Instant Articles e Accelerated Mobile Pages.

Francesco Degortes No Comments

La notizia è una gara di velocità


 

Si sa, questo mondo va di corsa e la pazienza è una parola rilegata su una pagina impolverata del vocabolario. Siamo nell’era del tutto e subito, il tempo è un lusso e va utilizzato al meglio. Per questo, due colossi come Facebook e Google hanno pensato che, attendere dai 5 agli 8 secondi per accedere ad un’informazione erano davvero troppi. Cosa hanno fatto allora? Hanno impacchettato 2 bei servizi, ciascuno a suo modo (Pirandello docet), che permettano di velocizzare l’accesso alle notizie e ai contenuti che gli utenti desiderano visualizzare.

Google AMP (Accelerated Mobile Pages) è un progetto opensource che permette di  generare pagine leggere, veloci, ottimizzate per mobile. Le pagine vengono copiate in una cache (memoria temporanea) di google, un sistema di caching globale che consentirà di fruire agevolmente delle pagine al di là della velocità di connessione.

Cosa accade? Una volta cercata un’informazione su google, apparirà una sezione con in primo piano nella SERP (pagina dei risultati)  le pagine AMP segnate con un simbolo verde e una volta aperta una notizia sarà semplicissimo spostarsi da una all’altra con un sistema di  SlidingPages, facendo scivolare le notizie sullo schermo con un dito. Tutto ciò renderà la fruizione delle notizie molto più rapida (si stima un accesso alle news 10 volte più veloce) e multimediale.

Il gruppo Zuckerberg dal canto suo, ha dato vita a  Instant Articles:  un servizio che consente di pubblicare articoli, fruibili dall’utente in modo istantaneo e veloce, direttamente dall’app mobile di Facebook, senza dover attendere il caricamento della pagina. Si accede alla notizia senza cambiare piattaforma, sarà quindi possibile anche da cellulare visualizzare la pagina desiderata in modo quasi istantaneo. Inoltre questo servizio permette di inserire nell’articolo contenuti multimediali come , video in autoplay, file audio e mappe interattive, tutti gestibili singolarmente dall’utente.

Adeguarsi a queste nuove tecnologie sarà fondamentale per avere massima visibilità e quindi accaparrarsi fette di mercato sempre più ampie. In pratica, se prima le notizie erano delle buste chiuse sovrapposte sulla nostra scrivania, da oggi saranno delle cartelle ricche di contenuti affiancate una all’altra.

Correte ad implementare i vostri siti, blog e contenuti, perché apparire sul web conta e farlo velocemente ancora di più.

Instant_Articles

Sicurezza Informatica

Francesco Degortes No Comments

Arturo va in Città


 

Era la prima volta che Arturo calpestava le vie di quella città, era affascinato e distratto da tutto quel luccicare dalle costruzioni maestose, sorrideva e il cuore batteva forte, il suo sguardo come riflesso saltava da una vetrina all’altra, ed era tutto lì, ogni cosa che avesse voluto l’avrebbe potuta avere.

Entrò in un negozio e comprò un cappotto di quelli alla moda: sai che invidia quando l’avrebbero visto passeggiare con la sua Adelina per le vie del paese. Lui abituato alla campagna, i quattro vicini che conosceva dai tempi delle elementari, la vita lenta, cadenzata dai doveri giornalieri, una bella vita sia chiaro, ma davanti a se aveva il sogno. Quella realtà fino a pochi minuti prima sconosciuta, era come la combinazione di una cassaforte.

Pensava a quanto era magico questo nuovo mondo quando imboccò quel vicolo. L’insegna recitava: mondo selvaggio, dove le regole non esistono, esistono solo le illusioni. Svoltato l’angolo vide un’insegna luccicante in lontananza, il posto era sicuramente quello. Accelerò il passo senza badare troppo a ciò che lo circondava, alle luci sempre più rare e soffuse, i cassonetti ribaltati e semi bruciati al bordo della strada.

Quando aprì gli occhi la prima sensazione che provò fu il freddo. Diede un’occhiata in giro e capì che oltre al cappotto anche il suo borsello era sparito.

– Si sente bene?

– Si, penso di si.

– Venga l’accompagno in questura a sporgere denuncia.

Arturo si voltò, l’insegna in lontananza era accesa- chissà che c’era in quel “mondo selvaggio” – pensò.

Tranquilli, il povero Arturo è tornato alla sua vita senza troppi strascichi legati all’accaduto.

Ma accantonata per un secondo la vita reale, nel mondo virtuale, nel www, nella rete quanti di noi si trovano o si sono trovati o potrebbero trovarsi nella sua stessa situazione?

Il problema della sicurezza informatica, in particolar modo la parte legata alla “vita online”, è un tema su cui oggi va posta sempre maggiore attenzione: «Primo problema: gli oggetti dell’età digitale – dagli smartphone agli aerei – non sono progettati per essere sicuri e protetti da eventuali attacchi informatici. Secondo: il cybercrimine è diventato un affare per professionisti. Terzo: nel settore sbarcheranno presto anche i terroristi». Eugene Kaspersky

L’informatico russo, fondatore e presidente di Kaspersky Lab ha lanciato questo monito in occasione del lancio della versione 2016 dei suoi prodotti di punta, Internet Security e Internet Security – Multi-Device.

Oggi tutti posseggono un computer o un cellulare o altri dispositivi pieni di informazioni personali,codici, password che se finissero nella mani sbagliate creerebbero problemi di non poco conto all’Arturo di turno. Come difendersi?

Sicuramente il primo passo è essere consapevoli dei rischi che si corrono ed avere quindi un atteggiamento accorto nell’utilizzo dei sistemi informatici e delle informazioni in essi contenute: tenere sempre gli strumenti (pc, tablet, cellulari etc.) in luoghi sicuri, accessibili solo a personale autorizzato e protetti da password o codici di sblocco evitare di accedere a siti poco sicuri, e fare sempre il backup dei dati. Per ciò che riguarda le aziende sarà fondamentale una fase di autenticazione dell’utente che utilizza i sistemi e di tracciamento delle operazioni effettuate. Molto utili sono inoltre campagne di sensibilizzazione rivolte ai lavoratori (security awareness) che educano l’utente su quelli che sono i comportamenti di base per un utilizzo in sicurezza dei sistemi, attuabili tramite: formazione in aula; e-learning; immagini mirate sul desktop e sulla schermata di blocco dei dispositivi aziendali; una sezione dedicata alla sicurezza nel portale intranet aziendale; poster di sensibilizzazione nelle aree di aggregazione e passaggio dell’azienda. In secondo luogo sarà fondamentale fornirsi di strumenti atti a proteggere, rilevare e neutralizzare eventuali attacchi esterni, che potrebbero danneggiare i sistemi o provare a impossessarsi di informazioni importanti di privacy personale ed aziendale. Diverso sono i sistemi di protezione utilizzabili:

Gli antivirus: software che rilevano e proteggono il computer dai malware (virus, software dannosi).

I firewall: permettono, di bloccare i virus, anche non conosciuti, prima che questi entrino all’interno del computer, e volendo permette anche di bloccare all’interno alcuni virus presenti nel computer evitando così che possano infettare la rete cui si è collegati. Un firewall quindi può essere uno strumento aggiuntivo che impedisce a un virus di infettare la macchina prima che venga individuato dall’antivirus.

Gli antispyware: programmi il cui scopo è quello di cercare ed eliminare dal sistema, tramite un’apposita scansione, spyware e altri malware, programmi software malevoli, specializzati nella raccolta dati contro le norme della privacy.

Intrusion Detection System (IDS): IDS è un dispositivo software o hardware utilizzato per rilevare attacchi ai computer o alle reti locali. L’IDS non cerca di bloccare le eventuali intrusioni, cosa che spetta al firewall, ma cerca di rilevarle laddove si verifichino.

Intrusion prevention system (IPS): simile al firewall, con la differenza che un firewall lavora su porte e indirizzi IP mentre questa tecnologia lavora su programmi e utenti, impedisce ad un programma potenzialmente malevolo di entrare in esecuzione.

Insomma la prossima volta caro Arturo tieni gli occhi ben aperti, non imboccare vicoletti sconosciuti senza le dovute precauzioni e magari non portarti appresso oggetti di valore. Che altro non sono che le regole base per viaggiare in sicurezza in qualsiasi posto del mondo.

 

sicurezza_informatica

Consulenza Marketing Realizzazione Siti Web