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Sicurezza Informatica

Francesco Degortes No Comments

Arturo va in Città


 

Era la prima volta che Arturo calpestava le vie di quella città, era affascinato e distratto da tutto quel luccicare dalle costruzioni maestose, sorrideva e il cuore batteva forte, il suo sguardo come riflesso saltava da una vetrina all’altra, ed era tutto lì, ogni cosa che avesse voluto l’avrebbe potuta avere.

Entrò in un negozio e comprò un cappotto di quelli alla moda: sai che invidia quando l’avrebbero visto passeggiare con la sua Adelina per le vie del paese. Lui abituato alla campagna, i quattro vicini che conosceva dai tempi delle elementari, la vita lenta, cadenzata dai doveri giornalieri, una bella vita sia chiaro, ma davanti a se aveva il sogno. Quella realtà fino a pochi minuti prima sconosciuta, era come la combinazione di una cassaforte.

Pensava a quanto era magico questo nuovo mondo quando imboccò quel vicolo. L’insegna recitava: mondo selvaggio, dove le regole non esistono, esistono solo le illusioni. Svoltato l’angolo vide un’insegna luccicante in lontananza, il posto era sicuramente quello. Accelerò il passo senza badare troppo a ciò che lo circondava, alle luci sempre più rare e soffuse, i cassonetti ribaltati e semi bruciati al bordo della strada.

Quando aprì gli occhi la prima sensazione che provò fu il freddo. Diede un’occhiata in giro e capì che oltre al cappotto anche il suo borsello era sparito.

– Si sente bene?

– Si, penso di si.

– Venga l’accompagno in questura a sporgere denuncia.

Arturo si voltò, l’insegna in lontananza era accesa- chissà che c’era in quel “mondo selvaggio” – pensò.

Tranquilli, il povero Arturo è tornato alla sua vita senza troppi strascichi legati all’accaduto.

Ma accantonata per un secondo la vita reale, nel mondo virtuale, nel www, nella rete quanti di noi si trovano o si sono trovati o potrebbero trovarsi nella sua stessa situazione?

Il problema della sicurezza informatica, in particolar modo la parte legata alla “vita online”, è un tema su cui oggi va posta sempre maggiore attenzione: «Primo problema: gli oggetti dell’età digitale – dagli smartphone agli aerei – non sono progettati per essere sicuri e protetti da eventuali attacchi informatici. Secondo: il cybercrimine è diventato un affare per professionisti. Terzo: nel settore sbarcheranno presto anche i terroristi». Eugene Kaspersky

L’informatico russo, fondatore e presidente di Kaspersky Lab ha lanciato questo monito in occasione del lancio della versione 2016 dei suoi prodotti di punta, Internet Security e Internet Security – Multi-Device.

Oggi tutti posseggono un computer o un cellulare o altri dispositivi pieni di informazioni personali,codici, password che se finissero nella mani sbagliate creerebbero problemi di non poco conto all’Arturo di turno. Come difendersi?

Sicuramente il primo passo è essere consapevoli dei rischi che si corrono ed avere quindi un atteggiamento accorto nell’utilizzo dei sistemi informatici e delle informazioni in essi contenute: tenere sempre gli strumenti (pc, tablet, cellulari etc.) in luoghi sicuri, accessibili solo a personale autorizzato e protetti da password o codici di sblocco evitare di accedere a siti poco sicuri, e fare sempre il backup dei dati. Per ciò che riguarda le aziende sarà fondamentale una fase di autenticazione dell’utente che utilizza i sistemi e di tracciamento delle operazioni effettuate. Molto utili sono inoltre campagne di sensibilizzazione rivolte ai lavoratori (security awareness) che educano l’utente su quelli che sono i comportamenti di base per un utilizzo in sicurezza dei sistemi, attuabili tramite: formazione in aula; e-learning; immagini mirate sul desktop e sulla schermata di blocco dei dispositivi aziendali; una sezione dedicata alla sicurezza nel portale intranet aziendale; poster di sensibilizzazione nelle aree di aggregazione e passaggio dell’azienda. In secondo luogo sarà fondamentale fornirsi di strumenti atti a proteggere, rilevare e neutralizzare eventuali attacchi esterni, che potrebbero danneggiare i sistemi o provare a impossessarsi di informazioni importanti di privacy personale ed aziendale. Diverso sono i sistemi di protezione utilizzabili:

Gli antivirus: software che rilevano e proteggono il computer dai malware (virus, software dannosi).

I firewall: permettono, di bloccare i virus, anche non conosciuti, prima che questi entrino all’interno del computer, e volendo permette anche di bloccare all’interno alcuni virus presenti nel computer evitando così che possano infettare la rete cui si è collegati. Un firewall quindi può essere uno strumento aggiuntivo che impedisce a un virus di infettare la macchina prima che venga individuato dall’antivirus.

Gli antispyware: programmi il cui scopo è quello di cercare ed eliminare dal sistema, tramite un’apposita scansione, spyware e altri malware, programmi software malevoli, specializzati nella raccolta dati contro le norme della privacy.

Intrusion Detection System (IDS): IDS è un dispositivo software o hardware utilizzato per rilevare attacchi ai computer o alle reti locali. L’IDS non cerca di bloccare le eventuali intrusioni, cosa che spetta al firewall, ma cerca di rilevarle laddove si verifichino.

Intrusion prevention system (IPS): simile al firewall, con la differenza che un firewall lavora su porte e indirizzi IP mentre questa tecnologia lavora su programmi e utenti, impedisce ad un programma potenzialmente malevolo di entrare in esecuzione.

Insomma la prossima volta caro Arturo tieni gli occhi ben aperti, non imboccare vicoletti sconosciuti senza le dovute precauzioni e magari non portarti appresso oggetti di valore. Che altro non sono che le regole base per viaggiare in sicurezza in qualsiasi posto del mondo.

 

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