Web Reputation & Social Recruiting

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Web Reputation & Social Recruiting

Francesco Degortes No Comment
Digital Marketing

Sei disoccupato?

Stai cercando lavoro?

Considerando le statistiche per niente confortanti potresti aver risposto ad entrambe le domande:
secondo gli ultimi dati Istat il tasso di disoccupazione in Italia si assesta intorno al 11,7%, quella giovanile è al 37,9%, parlando in termini europei siamo al 10,3% e i giovani al 22% (dati Eurostat)

Allora è possibile che tu sia lì, alle prese con quel curriculum vitae, che stai imparando ad odiare più del lunedì mattina (bei tempi quando dovevi svegliarti per andare al lavoro), tentando di rendere appetibile il tuo corso d’inglese non riconosciuto o stiracchiando qualche esperienza per tappare quel buco, il tuo anno sabbatico. Dai anche una sbirciatina a quelle foto su facebook, perso tra locali, spiagge, concerti… Stop. Ecco, quelle foto sarebbe meglio che non entrassero a far parte del tuo curriculum, quindi meglio cancellarle o renderle visibili solo a pochi prescelti. Oggi, anche se la pratica non sarebbe totalmente corretta (lo dice l’articolo 8 dello Statuto dei Lavoratori,  non io), sempre più recruiter (selezionatori) abbinano all’analisi del cv una valutazione della reputazione online del candidato
– si chiama “social recruiting”-

Basta “googlare “ il proprio nome e vedere i risultati, se appaiono foto scomode o comunque non troppo edificanti o commenti un po’ fuori le righe, sarà meglio dare una bella ripulita, reimpostando la privacy o eliminando definitivamente il corpo del reato.

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Secondo una ricerca condotta dal Gruppo Adecco, leader mondiale e italiano nella gestione delle Risorse Umane, in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano, Il 77% degli HR ha cercato il nome del candidato attraverso un motore di ricerca e 1 selezionatore su 4, tra quelli interpellati, ha dichiarato di aver escluso un candidato in seguito a foto e post pubblicati sui profili social. Dalla ricerca si evince che il numero di coloro che trovano lavoro o candidati grazie ai social è in continua crescita (Linkedin è il canale più utilizzato con il 41%, seguito da Facebook con il 23%).

La cura dell’immagine online acquista un ruolo molto importante, non solo per quello che possono scoprire amici o detrattori, e la cura del vostro personal branding diventa determinante per la vostra carriera.

A questo punto direi che dopo aver decorato per bene il vostro curriculum, fatte le selezioni per il podio dei vostri pregi e cercato dentro di voi quei tre difetti che proprio non esistono, date un’occhiata alla vostra web reputation, in modo che la curiosità del recruiter di turno non rischi di vanificare ogni vostro sforzo.

“Ci vogliono vent’anni per costruire una reputazione e cinque minuti per rovinarla.” Warren Buffett

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