Digital Marketing

Lettera di Natale

Francesco Degortes No Comments

L’articolo di oggi è un po’ diverso dal solito, in realtà non si tratta di un vero articolo, ma di una lettera inviataci, tramite posta tradizionale (come ai vecchi tempi) dal proprietario di un’azienda, che chiede il nostro supporto nella gestione e sviluppo della sua attività.

Già la modalità di invio ci aveva colpito, ma le sue parole, i toni così cortesi e la passione celata dietro le lettere, ci hanno spinto a rendere pubblica (dopo aver avuto l’autorizzazione dell’interessato)  la richiesta di questo nostro nuovo cliente.


Alla C.A

Della società Marketingacolori.it

Salve, vi contatto perché penso possiate fare al caso mio.

Ho un’attività nata nel 1823, che gestisco con ottimi risultati da anni. L’azienda è molto grande ed ho diversi collaboratori che contribuiscono al suo buon andamento.

Il nostro è principalmente un lavoro tramite corrispondenza: i clienti ci inviano le loro richieste tramite lettera, noi realizziamo la merce e poi evadiamo gli ordini entro una data prestabilita.

La maggiore difficoltà è legata alle consegne, che si concentrano tutte nella stessa giornata (nottata per la precisione).

Il nostro, inoltre, è un lavoro delicato, avendo a che fare con persone molto importanti e non ci è permesso commettere errori o avere dei ritardi nelle spedizioni.

Di questo aspetto (le consegne), sempre per questioni legate alla fiducia, al rapporto personale che si instaura con i clienti e perché no, ad una vecchia romantica tradizione, me ne occupo io personalmente. Capirete quindi, che sia necessario avere una macchina produttiva e logistica assolutamente perfetta.

In verità però non è per quest’ultimo aspetto che vi contatto, ho collaudato negli anni un sistema  e dei trucchetti che funzionano alla perfezione.

Il vero motivo del mio contatto è che avrei bisogno di una gestione a 360° del marketing aziendale a partire dalle piccole cose, come:

– Divise del personale con stemma e motto aziendale.

– Strumenti adeguati per la gestione della corrispondenza e magari un supporto gestionale in questo periodo di passaggio dal  cartaceo, all’elettronico.

– Un jingle nuovo al passo con i tempi.

– Spot pubblicitari ad effetto, tipo: Better call Santa!

Sapete, in passato ho lavorato nel settore, ero testimonial di una famosa bibita, e questo mi ha aiutato tanto nel rendere famosa la mia attività, ma oggi sembra che la comunicazione non stia funzionando al meglio. C’è in atto una campagna diffamatoria che mira a far credere, che i nostri non siano effettivamente prodotti originali, realizzati a mano nelle nostre fabbriche e che per giunta le consegne non vengano effettuate dal sottoscritto. Capirete bene, che questa situazione, sta arrecando forti danni alla nostra società, con conseguente perdita di diversi clienti, soprattutto in un range specifico e che tende ad allargarsi con gli anni. La fascia di età dei nostri clienti si sta restringendo, il nostro obbiettivo sarebbe di invertire questa tendenza, rinnovando la brand reputation.

Ho dato un’occhiata alla pagina Facebook della vostra società e al vostro sito, e l’impatto è stato subito positivo, quei colori, quella semplicità, ho visto empatia e identica prospettiva. Son sicuro che siete la soluzione giusta per far ripartire la mia aziende.

Vi lascio il mio recapito in attesa di un vostro ricontatto.

Joulupukki, Joulupukin Pääpusti,

Fi-96930 Napapiiri, Finlandia

Cordiali Saluti

Babbo Natale

P.S.

Vi segnalo anche due ditte a me molto care che stanno attraversando una situazione molto simile alla mia e son sicuro che sarebbero liete di ricevere il vostro supporto:

Mouseofteeth.it e Epifany.socks.com.


 Il Calendario Editoriale per la Campagna ‘Xmas 2016’ è stato pianificato.

Intanto, ringraziamo il nostro nuovo speciale cliente, e Vi invitiamo a restare sintonizzati per scoprire tutte le Social News di Babbo Natale.

@Calendario dell’Avvento.

#StayTuned on Marketing a Colori.

E’ Arrivato il ‘Black Friday’

Francesco Degortes No Comments

E’ Arrivato il ‘Black Friday’

Ci siamo, il tanto atteso Black Friday è arrivato, ma cos’è e come è nato il Venerdì Nero?

Partiamo dicendo che non é un giorno festivo: sul calendario non è Rosso, ma Nero. E’ la giornata dello shopping conveniente, che da il via ai saldi natalizi. Il Black Friday cade l’ultimo venerdì di Novembre il giorno dopo il Thanksgiving Day (giorno del ringraziamento).

In questa giornata tutti i negozi applicano sconti spesso e volentieri superiori al 50/70 %, e la gente impazzisce letteralmente tanto da accamparsi fuori dagli shop pur di accaparrarsi i prodotti desiderati. Non son mancati negli anni episodi molto sgradevoli legati a questa giornata.

Il Black Friday è sicuramente giorno di festa invece per commercianti e markettari vari, i primi perché rimpinguano abbondantemente le loro casse e i secondi perché possono sbizzarrirsi inventando strategie e slogan d’ogni sorta, purché efficaci.

Le strategie più utilizzate sono senza ombra di dubbio, l’utilizzo delle mail promozionali sui clienti Vip ai quali vengono riservati sconti molto vantaggiosi, le campagne sui social per creare engagement tramite banner e immagini emozionali e sfruttando inoltre la vicinanza con il Natale.

Ma una delle costanti che si trova nelle campagne legate al Black Friday è quella di creare l’urgenza: non farti scappare l’occasione, è solo per oggi. Do it! don’t think.

A differenza degli USA, in cui la gente si riversa nelle vie dello shopping, in alcuni casi , accampandosi letteralmente davanti ai negozi, in Italia questa giornata è quasi esclusivamente un evento on-line, dove siti come Amazon, eBay, Zalando, la fanno da padroni.

Nel nostro paese è sbarcato solo da pochi anni, ma sta diventando un evento sempre più importante, per commercianti e consumatori tanto da registrare ogni anno, incrementi a due cifre sulle percentuali di vendita.

Ma quando è nato il Black Friday?

Nessun dato certo sull’origine del nome. C’è chi sostiene che derivi dal traffico che, in questa giornata, congestiona le principali metropoli statunitensi. Il termine, la prima volta, sarebbe stato coniato a Filadelfia. Secondo altri, si rifarebbe ai libri contabili dei commercianti, dove le perdite vengono segnate in colore rosso, mentre i guadagni in nero.

Il primo ‘Black friday’ sembra risalire al 1924 quando, nel giorno successivo al Ringraziamento, Macy’s organizzò una parata per celebrare l’inizio dello shopping natalizio, mentre il primo utilizzo del nome dovrebbe risalire al 1951, il termine Black Friday faceva riferimento alla pratica dei dipendenti di dichiararsi malati la mattina seguente al Thanksgiving per farsi il week-end lungo: da giovedì a domenica. Nel 1961 il nome veniva utilizzato dalla polizia di Philadelphia per indicare il venerdì di shopping sfrenato che causava inevitabilmente grossi disagi nella circolazione sulle strade e nei negozi.

Io però ho un’altra teoria, non supportata da prove, ma che ritengo più plausibile: Ve la racconto.

Pittsburgh Novembre ’48

Tom: Hey Kate you look tired!

Kate: Oh yes Tom! Today was a really Black Friday. I did seven hundred receipts

Philadelphia Novembre ‘49

Marie: Tomorrow for my birthday we can go somewhere?

Rob: No chance, all the people living in this country will flood the streets, will be a Black Friday for traffic. Better next week.

Albuquerque novembre ‘50

Jesse: Yo, let’s have a beer, Man?

Walt: Ya , I need.

Jesse: What happened to your face, yo?

Walt: A guy in the shop first stole me the gift for my daughter and than punched my face. Really a Black Friday

Jesse: Oh Yes, as your eye, Yo

New York Novembre ’51

Daenerys: I have an idea for the campaign in late November.

Jon: Tell me!

Daenerys: Hurry up, Black Friday is coming.

Jon: We should create a barrier to block customers. Ahahah

Daenerys: We put two dragons at the door. Aahahah

 

Ecco credo che sia andata pressappoco così.

Ci sentiamo al Cyber Monday

 

Copwriter_WebEditor

Professione Copywriter

Francesco Degortes No Comments

Le 12 fatiche d’Er…Copy.

 

Le dodici fatiche del copywriter, poi Er..copy nella mitologia romana, sono il racconto mitologico delle imprese compiute dall’eroe Er…copy per espiare il fatto di essersi reso colpevole della morte della sua famiglia. (cosa che potrebbe succedere ai vostri famigliari una volta comunicata l’intenzione di diventare copywriter). Er…copy è un lavoratore come tutti gli altri, come er grattacheccaro er monnezzaro, er gelataro, solo che loro non sono mitologici e non hanno un nome inglese, quindi sono meno fighi.

 

  • Prima fatica: domare la fiera grammatica italiana.

La strada per il nostro eroe è subito in salita, comunque se le fatiche sono 12 le prime 11 le passa sicuro. Si non c’è molta suspance, ma Pisandro da Rodi era un poeta mica un copy, niente titoli ad effetto. Dato che ci ha rovinato le imprese la faccio breve, il nostro eroe sconfisse la temuta bestia restando seduto sulla sedia a leggere e scrivere di tutto per diversi anni.

 

  • Seconda fatica: catturare il mostro a 3 teste SEO.

La seconda impresa fu meno faticosa, essendo già seduto continuò a studiare come si ottimizzano delle pagine web per i motori di ricerca: iniziò a disseminare la strada di pezzi di pane e… ok questa cosa della mitologia e della fiabe forse sta scappando di mano, sta di fatto che il copy pollicino riempì i suoi testi di pezzi di pane di cui i motori di ricerca andavano ghiotti e li catturò. Non è proprio questa la storia, vero?

Goolll
Copy 2 fatiche 0.
Poo popopo popo po…

 

  • Terza fatica: riportare vivo, al cospetto del re datore di lavoro, il temutissimo Titano Utente. La fatica anche in questo caso fu più mentale che fisica. Er…Copy messo davanti a questa ardua sfida iniziò a pensare, rimase giorni a pensare, fino al giorno ultimo imposto dal re. Una folgorazione gli indicò la strada, gli dei Fantasia e Creatività corsero in suo aiuto. L’utente, un essere annoiato e anestetizzato dal mondo monotono in cui viveva, fu folgorato dal richiamo seducente ed ammaliante ideato dalla nostra sirena Copy, e non essendo legato all’albero della nave, anche perché non solo non possedeva una nave, ma neanche un pedalò, fu catturato e portato al cospetto del re.

 

  • Quarta fatica: cavalcare la cugina lontana della grammatica italiana, terribilmente chiamata Inglese.

Nella mitologia del web, domina questa strana creatura, snob e superba, dall’ultimo referendum anche poco propensa all’unione con altre genti, ma che è riuscita a colonizzare il mondo. Il nostro amico per superare questa prova passò 2 anni a lavare piatti in un ristorante Italiano in cui servivano la carbonara fatta con la panna e senza uovo.
Fu l’impresa più ardua.

 

  • Quinta fatica: riprendersi dalla quarta.

 

  • Sesta fatica: rinchiudere il gigante Pensiero dentro una scatola di 3 parole. Qui usò le maniere forti. Alcmena, madre d’Er…Copy, consapevole dell’ardua impresa che il figlio si accingeva ad affrontare, preparò premurosamente la valigia del ragazzo, riempiendola di tutti i Pensieri di cui avrebbe avuto bisogno. Facendola breve, al momento di rientrare Alcmeda non c’era e per richiudere la valigia Er…Copy dovette comprimerla con tutta la sua forza.

 

  • Settima fatica: catturare il Toro di Creta

 

  • Ottava fatica: convincere un’agenzia di pubblicità ad assumerlo.

 

 

  • Nona fatica: impossessarsi della cintura di Ippolita, regina delle Amazzoni

 

  • Decima fatica: convivere con i momenti di delirio ed essere fermamente convinto di non essere pazzo.

 

  • Undicesima fatica: arrivare all’ultima fatica che supera sicuro e avere il dubbio se c’è o no il lieto fine.

 

  • Dodicesima fatica: far capire ad amici e parenti il suo lavoro.

 

Nessun lieto fine pare.

 

Alle sovrumane imprese si può attribuire anche un significato filosofico e allegorico che supera quello immediato di semplice narrazione di gesta eroiche: la figura d’Er…Copy può essere vista come un professionista della comunicazione, un pubblicitario, un ideatore di slogan. Infatti nonostante il nome
( copywriter), più che scrivere lui pensa e quando arriva il momento di scrivere deve farlo in modo conciso, diretto, semplice ed accattivante. Il copy deve inoltre saper indicizzare le pagine web, in modo che i suoi testi vengano trovati facilmente dai motori di ricerca: se non stai nella prima pagina di google con tutta probabilità, qualcosa è andato storto.

Queste doti, accompagnate da un’ottima conoscenza dell’italiano, sono le basi per intraprendere la carriera di Web Copywriter, ma non bastano. Serve tanta curiosità, essere informati su tutto, leggere e scrivere il più possibile e non guastano tra le skills , una buon livello d’Inglese, di linguaggio HTML, perché sapere come funziona un sito torna sempre utile e last but not least, una infarinatura dei CMS (tipo WordPress, Drupal, Joomla etc.).

 

 

 

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